Nella settimana delle dimissioni di Enrico Letta il quadro politico nei sondaggi e nella media sondaggi continua a essere stabile. I grandi partiti si rafforzano con il PD che si riavvicina a quota 32% e il M5S che supera per un decimale il PDL, mentre i piccoli continuano a soffrire con Nuovo Centreodestra che scende sotto la soglia del 4.5%, non entrando in Parlamento.

Il centrodestra in vantaggio al primo turno con poco più del 36%. Qualora vincesse il secondo turno si aggiudicherebbe 324 deputati che andrebbero tutti a Forza Italia. Forza Italia si aggiudicherebbe 324 seggi ur essendo il terzo partito. La nuova legge elettorale potrebbe dare al terzo partito (almeno stando ai sondaggi) più deputati del primo e del secondo partito messi insieme, un effetto paradossale di un sistema elettorale francamente ancora troppo complesso e quindi soggetto a queste stranezze.

Nonostante le turbolenze della passata settimana il quadro politico appare abbastanza statico. Infatti sia FI che M5S confermano i dati della precedente media settimanale, mentre il PD risale sopra quota 31%.

Risalita che pero’ non serve a strappare la vittoria al primo turno a un Centrodestra rafforzato dal rientro nella casa madre di Pierferdinando Casini. Da segnalare comunque che per la prima volta un partito “medio” entra nel parlamento disegnato dal #porcellinum: NCD supera infatti di poco la soglia del 4,5% e si vede assegnare oltre 50 deputati, risultando decisivo per la maggioranza.