Referendum Costituzionale – Media Sondaggi – 4 Novembre
La scorsa settimana su http://www.sondaggielettorali.com sono stati pubblicati 8 sondaggi sul referendum costituzionale, nessuno di questi però ha dato il SI vincente. Non è però solo questa la cattiva notizia per il SI ma ce ne sono diverse altre.La prima è che i tutti i trend (giornaliero, settimanale, bi-settimanale e mensile) sono in continua costante ascesa per il NO, con la media settimanale che è quasi al suo massimo – un 52.4% battuto solo dal 52.6% della settimana del 7 ottobre – e quelle bisettimanali e mensili ai loro massimi, 52.1% e 52% rispettivamente. La media giornaliera presenta poi un set di dati assai consistenti tutti molto allineati sulle rette di crescita (o di decrescita). Tutto questo è infine avvenuto in presenza di un calo degli indecisi mentre la quota degli astenuti è rimasta tutto sommato costante.
Al momento quindi possiamo ritenere il trend ascensionale del NO solido, sebbene non particolarmente forte, certificando finora l’insuccesso della massiccia campagna propagandistica del SI in queste settimane.
Tuttavia ne mancano ancora 4 di settimane e c’è ancora un 20% di indecisi che sulla carta potrebbero ribaltare la situazione. Renzi dovrà puntare a costoro se vorrà salvare le sue riforme.
Referendum Costituzionale – Media Sondaggi – 28 Ottobre
Questa settimana sono apparsi sul sito http://www.sondaggielettorali.it altri 6/7 sondaggi tra cui pero’ mancava stranamente l’IPSOS pubblicato qualche giorno fa dal Corriere della Sera, che ho comunque aggiunto data la completezza dell’analisi e l’autorevolezza dell’istituto demoscopico. I risultati di questi sondaggi sono quantomeno altalenanti, il che e’ probabilmente dovuto sia all’ampio margine di errore con cui sono pubblicati che e’ di norma maggiore del 3% sia all’elevato numero di indecisi che rimane superiore al 20% anche se e’ calato dal 30% di un mese fa.
Stabile anche se in leggera discesa e’ il numero degli astenuti, intorno al 40%.
Tuttavia se consideriamo le medie mobili la situazione appare piu’ chiara, il NO al momento ha un buon vantaggio su SI, un trend crescente e un gap che si allarga in maniera coerente nelle medie mobili mensili e bi-settimanali, mentre sulla media mobile settimanale e’ meno regolare, settimana su settimana.
Ferme restando le premesse su errori dei sondaggi e sul gran numero di incerti pare chiaro che al momento la pressante campagna elettorale a favore del SI portata avanti da Renzi non sta dando i risultati sperati, cosa particolarmente preoccupante per lui vista anche l’asenza di una qualsiasi campagna del fronte del NO che sconta sia la mancanza di soldi sia il fatto di essere frammentato in almeno 4 comitati.