Pericolose illusioni sondaggistico-elettorali
Qui e qui si parla di sondaggi possibilmente favorevoli, in nuce, al centro sinistra, principalmente in base a questo mezzo scoop qui.
L’argomento astenuti/indecisi pendenti a sinistra – rectius antiberlusconiani – e’ indubbiamente seducente, tuttavia, facendo una triangolazione con un po’ di dati che si trovano in rete i risultati appaiono molto meno scontati di quanto una certa oratoria wishfull thinking faccia intendere.
In breve, il Termometro Politico fornisce una media dei sondaggi a 15 gg, aggiornata al 23 Novembre, mentre EMG ci da’ un dato importate, cioè l’astensione prevista, che e’ al 75,6% in linea con le previsioni più negative che avevo calcolato qui. L’Ispo di Mannheimer poi ci fornisce una possibile distribuzione degli indecisi e degli astenuti riguardo al voto, sebbene con un errore abbastanza alto, il 3,5%. Possiamo quindi provare a combinare questi tre dati simulando i risultati in base all’affluenza.
Ora partiamo dal dato di Termometro Politico che ci dice che
e assumiamo come buona l’astensione calcolata da EMG.
Cosa succederebbe se andassero a votare gli indecisi di oggi e gli astenuti di ieri?
Supponiamo una partecipazione al voto – per cosi’ dire – uniforme basandoci sui dati di Mannheimer, cioe’ per ogni voto indeciso che va a votare ce ne sono all’incirca 5 di astenuti che stavolta votano. E supponiamo che questi voti siano distribuiti come indicato da Manneheimer, cioè per ogni 100 voti 20 vanno al cdx, e 80 all’opposizione, e di questi 80, 25 circa vanno al Centro e 55 al centrosinistra, in base alle percentuali indicate dal Termometro.
I calcoli sono un po’ più complessi perché la distribuzione pro e contro il governo e’ differente tra astenuti e indecisi, comunque simulando affluenze a salire dal 78% al 82% i risultati sono questi:
Come si vede, per avere una teorica speranza di vittoria il centrosinistra, sic stantibus rebus, bisogna andare oltre l’80% di affluenza, fermo restando che siamo ancora entro i margini di errore del 2%, se non maggiori.
Pubblicato il 30 novembre 2010, in Politica con tag affluenza, centro, centrodestra, centrosinistra, Civati, dagospia, FLI, PD, PDL, Piovono Rane, sondaggi, Termometro Politico, UDC. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.
Basterebbe il PD capisse che deve smetterla con le dichiarazioni di Fioroni, Letta ecc. che indeboliscono il segretario Bersani e danno l’idea di un partito senza una linea centrale e che comprendesse che il PD ha senso come partito di centro-sinistra e non di centro….che è già sin troppo affollato…..Il PD deve recuperare gli elettori che ha perso perché non ha fatto mai nulla di sinistra…..
francamente compito molto difficile, a sinsitra è finito il tempo delle cambiali in bianco, sono tutte scadute da un pezzo, senza essere state minimamente onorate