Archivi Blog
Medie Sondaggi al 29 Settembre
Veramente minimi i cambiamenti registrati nei sondaggi di questa settimana, che ancora non scontano l’effetto-crisi, e quelli della settimana precedente. Quattro sono i fatti degni di qualche nota: il PD allunga decisamente sul PDL-FI e diviene primo partito con il 28% e quasi il 2% in più del partito di Berlusconi, la differenza tra Centrodestra e Centrosinistra e’ inferiore alla camera all’1%, il M5S sembra mostrare qualche segno di ripresa puntando al 21%, ma soprattutto l’astensione ha raggiunto un nuovo massimo al 41,5% segno inequivocabile del distacco e della difficoltà degli italiani a seguire la politica.
Medie Sondaggi al 19 Settembre
Dopo la lunga pausa estiva nella prima meta’ di settembre sono apparsi i nuovi sondaggi che cominciano a testare l’opinione degli elettori in un autunno che potrebbe persino rilevarsi elettorale, cosa mai successa prima, causa le turbolenze legate alla procedura di decadenza da Senatore di Silvio Berlusconi.
Tuttavia l’estate pare aver lasciato immutate le idee degli elettori. A fronte di una astensione altissima, la media dei 7 giorni precedenti l’ultimo sondaggio pubblicato raggiunge l’iperbolica cifra del 40%, le preferenze dei votanti paiono inscalfibili: PD e PDL appaiati intorno al 27/28% con il centrodestra che vincerebbe la corsa alla camera grazie ai partitini con cui si circonda, Fratelli d’Italia innanzitutto, ormai stabilmente sul 2%, ma anche la Destra e gli altri piccoli movimenti che complessivamente stanno poco sotto l’1%. Sinistra e Libertà continua a testare quota 5% senza pero’ mai riuscire a superala, mentre il Movimento 5 Stelle sembra essersi adagiato attorno al 20%. In caduta verticale Scelta Civica e UDC che hanno in pratica dimezzato il loro risultato elettorale. Qualche vago segno di vitalità appare invece tra i resti di Rivoluzione Civile: Rifondazione Comunista va tranquillamente oltre l’1%, tetto al quale invece giungono la rediviva Italia dei Valori e i verdi.
Se pero’ trasponessimo queste percentuali in elettori reali, tenendo conto della possibile astensione, vedremmo un quadro un po’ diverso: SEL e PDL guadagnerebbero circa 250mila voti a testa, quanti più o meno ne perderebbe la Lega, mentre invece il PD ne perderebbe 1 milione. Cifra certo importante ma di gran lunga inferiore ai 3 milioni di elettori che abbandonerebbero il Movimento 5 stelle, negandogli la fiducia accordatagli a febbraio. E inferiore anche al milione e settecentomila elettori delusi dalla formazione di Monti.
Insomma dopo 6 mesi di governo delle larghe intese nessuno ha granché da festeggiare, ne’ la strana maggioranza al potere ne’ la sua opposizione.