Nella settimana della scissione del PDL, o come dicono alcuni dello spacchettamento in Forza Italia e Nuovo Centro Destra di Alfano, paradossalmente il centrodestra torna a essere la coalizione vincente nel paese. Su tale risultato posso sicuramente aver influito sia la novità del partito del vicepremier, sia le difficoltà del PD sul caso Cancellieri. Tuttavia ricordiamo che anche l’ultima scissione nel centrodestra, Futuro e Libertà di Fini, esordi’ su valori simili a quelli del Nuovo Centro Destra, per poi sparire alquanto ingloriosamente sotto l’1% alle elezioni. Certo molto conterà il modo in cui l’onorevole Alfano saprà gestire questo consenso e dove lo posizionerà in uno scacchiere politico che sembra pronto all’ennesimo giro di giostra, e quindi occorre usare cautela nel maneggiare questi dati che potrebbero rivelarsi alquanto effimeri nelle prossime settimane.

Rispetto all’ultima media sondaggi rivelata c’e’ infine da rimarcare la sostanziale tenuta del PD, una flessione importante per SEL che cala sotto il 4%, un Movimento 5 Stelle tonico oltre il 21% e un ulteriore tracollo di Scelta Civica che da separati in casa con l’UDC di Casini scendono sotto il 5%.

Complessivamente quindi il centrodestra, includendo NCD, avrebbe la maggioranza assoluta alla Camera e quella relativa al Senato, con una astensione in calo sotto il 41%, frutto probabilmente della visibilità’ mediatica delle primarie del PD e probabilmente della nascita di NCD.