Una modesta proposta al PD
Si parla oggi parecchio di alleanze che il PD dovrebbe stringere con il Terzo Polo o altri.
A me la discussione sembra abbastanza vetusta oltreche’ inconcludente per cui vorrei proporre al PD una via nuova e rivoluzionaria.
Il PD dovrebbe mandare a quel paese i vari Fini, Casini e DiPietro – che non sono capaci nemmeno di controllare i loro deputati – e Vendola – che i deputati lui li vede col binocolo – e si allei con l’unica forza sociale rimasta che abbia voti e radicamento sul territorio, oltre alla Lega.
Insomma che il PD si allei direttamente con la mafia! Anzi con le mafie: mafia, camorra e n’drangheta.
I vantaggi di questa proposta dovrebbero sono evidenti a tutti.
Innanzitutto queste tre organizzazioni hanno il pieno controllo di tre regioni, due delle quali chiave per la vittoria elettorale, cioe’ Sicilia e Campania.
Inoltre la loro penetrazione in regioni importanti come la Lombardia e l’Emilia, puo’ da un lato ridurre lo strapotere del centrodestra laddove governa, e rafforzare il dominio del PD laddove e’ questi invece a comandare.
Le suddette organizzazioni poi possono contare su una valente e numerosa manodopera, estremamente fedele, oltre che su capitali quasi illimitati.
Anche un accordo politico sarebbe facile da gestire. I mafiosi infatti son gente pragmatica. Gli si potrebbe cedere ad esempio il Ministero dell’Interno, visto che son bravissimi a gestire l’ordine pubblico, e il Ministero delle Finanze, dato che come riscossori di tasse non hanno rivali al mondo.
Oltretutto il recupero dell’evasione fiscale e’ uno dei cavalli di battaglia del centrosinistra e quindi si unirebbe l’utile al dilettevole.
Se fossero poi ancora ritrosi ad allearsi, gli si potrebbe offrire anche il Ministero dello Sviluppo economico – cosi’ magari mettono a posto definitivamente la Salerno-Reggio Calabria, e magari costruiscono anche il Ponte sullo Stretto e un paio di centrali nucleari -e magari anche quello della Sanità, dove hanno una lunga e fruttuosa esperienza di collaborazione con servitori dello stato.
Anche sul federalismo dovrebbe esser facile trovare un accordo, visto che ormai da anni non parlano piu’ di separatismo, ma sono dei sinceri e solidali federalisti, visto che reinvestono al Nord i soldi lucrati a Sud, oltre ovviamente ad aver risolto l’annoso problema dei rifiuti industriali del settentrione operoso.
Certo ci sarebbero delle controindicazioni per l’elettorato di centrosinistra. Come infatti scordare le frequentazioni con il B. o quella deprecabile tendenza ad ammazzare chi si oppone a loro o tradisce la loro organizzazione? Ma non e’ che gli altri possibili alleati del PD siano scevri di tali difetti, e poi chi tra noi elettori del centrosinistra non avrebbe voluto – metaforicamente s’intende – strozzare lo Scilipoti di turno?
E poi a chi storcerebbe il naso basterebbe ricordare che il realismo, per un grande partito, è una forma di identità. E per battere il B. occorre essere realisti. O no?
Bersani, insomma, ci pensi!
Pubblicato il 17 dicembre 2010, in Partito Democratico, Politica, Uncategorized con tag Bersani, Casini, dipietro, Fini, PD, Terzo Polo, Vendola. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 7 commenti.
Sembra molto più convincente dell’alleanza col terzo polo 🙂
se non altro i mafiosi hanno i voti…
stanno già alleati col primo polo…
e anche con il terzo
meglio ancora, cosi’ gli si prende pure una fetta di elettorato 😉
quella è gente d’onore: gli accordi li rispetta. bisogna informarsi su quando scade il contratto in essere
vabbe’ li si fa litigare prima, come Cassano. Da questo punto di vista ci servirebbe uno come Moggi, che gli scudetti li vinceva. Occorre essere realisti, no?