Bello si! Ma poi lo stanco…


Premettiamo una cosa, che a me Nichi Vendola piace, e piace soprattutto perché e’ un politico fornito di visione, capace di tracciare scenari e indicare il sol dell’avvenir.

Insomma e’ uno che ha in abbondanza di una cosa che manca disperatamente al centrosinistra, cioè la capacita’ di mobilitare i cuori per lottare per un avvenire piu’ giusto.

In questo senso e’ effettivamente figlio di Berlusconi, ma del Berlusconi americano, quello capace di vendere visioni di futuro.

Tutto cio’ promesso, passiamo al sondaggione di Repubblica: e’ meglio Vendola o e’ meglio Bersani?

Repubblica non ha troppi dubbi: Vendola batterebbe Bersani. E anche se il condizionale sembrerebbe togliere assertivita’ all’enunciato, il commento di Bracconi lancia l’ennesimo, ultimo, penultimatum al PD.

Se pero’ ficchiamo il naso nel sondaggione di IPR scopriamo che, a parte l’originalissima metodologia Tempo Reale (in pratica un panel preselezionato di persone cui loro spediscono il questionario via internet), il sondaggio si basa su 600(!) elettori del csx.

Con 600 casi l’errore statistico e’ del 4% all’incirca.

Dire quindi che Vendola batte Bersani 51 a 49 alle primarie, e’ un azzardo di quelli belli grossi, perché, rifacessero il sondaggio con altro campione delle medesime dimensioni potrebbe tranquillamente succedere che il Bersani prenda il 53% delle preferenze e il Vendola il 47%.

Figo, no?

Tralascio poi la stucchevole domanda sul chi avrebbe piu’ possibilita’ di battere il premier, tranne che per rilevare che Vendola pescherebbe tantissimo nel PD e pochissimo tra gli indecisi, dove, Dio solo sa perche’, il buon Bersani doppia il Vendola.

Sulle qualità dei due il confronto tra Bersani e Vendola e’ impietoso.

In effetti laddove Vendola appare davanti a Bersani cioè come “Moderno e Innovativo”, “Parla chiaro – Sa comunicare”, “Vicino alla gente”, “Autorevole”, i risultati sono sempre entro i margini di errore.

Mentre quando Bersani prevale  nella percezione degli elettori, i distacchi sono abissali, tranne che in un paio di casi.

Per cui, a mio modestissimo parere, quello che esce da sto sondaggio e’ che Bersani e’ un politico caratterizzato, con una solida base di partenza, Vendola invece e’ una sorta di fumoso wish-full thinking per un elettorato confuso.

E’, per molti, un oggetto strano e sconosciuto, che potrebbe piacere, ma magari e’ come quei maglioni che dici bello! poi non li compri perché dici subito dopo: bello si, ma poi lo stanco.

Pubblicato il 28 luglio 2010, in Partito Democratico, Politica, società con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.

  1. che il sondaggio non fosse attendibilissimo lo si capiva da quel 66% che sostengono che bersani sa comunicare (anche il 62% che assorbe l’errore statistico è un tantinello eccessivo non trovi?)

  2. Beh, quando Bersani s’e’ incazzato ad Annozero ha comunicato benissimo.

    Il punto e’ che forse eccede nel sarcasmo, e dovrebbe invece andare piu’ sul patetico (nel senso di pathos, trasmettere con-passione, sim-patia, insomma scendere dall’altare dell’oratoria iiridente).

    Of course, all’elettore dalemiano il sarcasmo piace un sacco e trova Nick Vendola fumoso. E viceversa direi.

    E poiché il bacino elettorale e’ sempre quello del vecchio PCI, ed e’ diviso in due, i risultati si equivalgono, sulla comunicazione intendo.

  3. Ottima analisi, e ottimo blog.
    Ciao

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