Una faccia di piperno
Ma non era lui, quello che quattro anni fa strillava come un ossesso e voleva ricontare tutti i 26 e passa milioni di schede? Che strillava che il risultato “deve cambiare”?
No, perché adesso pare che abbia cambiato idea.
A sentir lui ricontare le schede in Piemonte oggi sarebbe una via giudiziaria per ribaltare le scelte dei cittadini.
Quelli come lui, la mia prof di matematica al liceo li chiamava facce di piperno
Pubblicato il 27 luglio 2010, in Politica, società con tag Berlusconi, Cota, elezioni regionali, Piemonte, TAR. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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