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Media Sondaggi – Referendum Costituzionale – 7 Ottobre


Con l’annuncio della data del Referendum Costituzionale – il 4 dicembre – avvenuta una decina di giorni fa e’ entrata nel vivo una campagna elettorale che era partita da prima dell’estate.

A partire da inizio settembre ci sono già stati una ventina di sondaggi riportati da http://www.sondaggipoliticoelettorali.it per capire l’orientamento degli italiani rispetto al referendum che rappresenterà sicuramente uno snodo importante nella vita politica del paese per i prossimi anni.

Tutti i sondaggi sono concordi nel registrare una forte fascia di indecisi, mai inferiore al 20%, a volte superiore al 40% unitamente a un elevato numero di astenuti che oscilla intorno al 40%, dato sostanzialmente in linea con quello rilevato nei sondaggi per le elezioni politiche.

Tuttavia possiamo rilevare nell’analisi dei sondaggi riportati sul sito ufficiale del governo alcuni trend interessanti.

20161007

Dal punto di vista temporale il fatto rilevante e’ che fino all’annuncio della data del referendum si erano avuti sondaggi con risultati altalenanti che davano vincenti alternativamente il SI o il NO in una situazione di sostanziale equilibrio con i SI e i NO al 50%. Dopo il 26/9 invece l’equilibrio si rompe e da allora in poi il SI entra in un trend nettamente discendente, chiaramente visibile nel grafico, totalizzando una media del 48.4% a fronte del 51.6% del NO.

Il trend e’ chiaramente visibile anche confrontando la media che considera i sondaggi dell’ultima settimana, con quella che considera i sondaggi delle ultime 2 settimane e con quella dell’ultimo mese

 

SI NO
Ultima Settimana 47.4% 52.6%
Ultime 2 Settimane 48.3% 51.7%
Ultimo Mese 49.3% 50.7%

 

Se poi consideriamo nell’ultimo mese solo i sondaggi che riportano un errore inferiore al 3% i dati per il SI sono anche peggiori

SI NO
Ultimo mese (errore <3%) 46.9% 53.1%

 

L’unica statistica positiva per il SI e’ quella che considera i sondaggi nell’ultimo mese con errore maggiore del 3%. In questo caso il SI e’ di poco in vantaggio con il 50.3%

 

Riassumendo: sebbene nell’ambito dell’errore statistico SI e NO presentino forchette di errore ancora sovrapponibili , da circa 2 settimane il NO ha preso un netto trend ascendente che dovrebbe seriamente impensierire il premier e la maggioranza di governo.

 

 

Media Sondaggi al 24 febbraio


Media Sondaggi 24 feb In una settimana in cui l’astensione raggiunge il suo minimo da diversi mesi, il 43,6% e’ il Partito Democratico di Matteo Renzi a trarne il maggior beneficio. Non tanto per il suo risultato medio in percentuale, un buon 33.5% ancora lontano pero’ dai suoi massimi dei passati 2 anni, quanto perche’ il suo maggior competitor il Movimento 5 Stelle scivola sotto la quota del 25% che pure aveva riconquistato con slancio prima di Natale. E se nel centrodestra pare esserci un minimo di travaso di voti dalla Lega a Forza Italia che raggiunge un 11.5% che pure e’ un ottimo risultato negli ultimi mesi, e’ nel gruppone dei piccoli partiti che ci sono i maggiori movimenti. Il Nuovo Centro Destra ad esempio non sembra trarre molto beneficio dalla sua posizione contraria alle adozioni gay e scivola pesantemente sotto il 3%. Buono e’ invece il risultato di Sinistra Italiana sopra il 4%, mentre la media di Fratelli d’Italia, giunti al 4,5%, e’ buona ma non eccezionale se pensiamo che qualche settimana fa il partito della Meloni arrivava al 5%. Interessante invece il 4.5% di Altri, dove si nascondono i voti degli insoddisfatti, in prevalenza di sinistra: un buon bacino di partenza per Possibile di Civati e Rifondazione Comunista di Ferrero