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Media Sondaggi al 14 Aprile


Media Sondaggi 14 Apr Con le rilevazioni della scorsa settimana possiamo dire che la ripresa primaverile del consenso nei confronti del Movimento 5 Stelle che si e’ notato negli ultimi tempi si e’ consolidato. Infatti con una media del 19.8% il partito di Beppe Grillo si avvicina ai massimi registrati a inizio 2015 poco sopra quota 20%. Bene anche la lega di nuovo al 14% dopo la flessione della scorsa settimana. Male ancora Forza Italia al 12.5%, mentre il PD sembra aver solo rallentato la discesa degli ultimi mesi attestandosi al 37.3% perdendo solo un decimo percentuale rispetto alla precedente media.
Dopo che la Coalizione Sociale era stata sondata da qualche istituto la scorsa settimana essa non appare nelle ultime rilevazioni di alcun istituto e questo spiega il netto calo della voce “Altri”, dal 6.5% al 5%, nei nostri grafici.
Da notare anche il robusto 4% conseguito da Fratelli d’Italia, che probabilmente raccoglie elettori in fuga da Forza Italia, praticamente il massimo raggiunto dalla formazione della Meloni, dato reso più interessante dal fatto che l’astensione e’ calata rispetto alla scorsa settimana.
Sempre anemica invece pare la prestazione dei partiti che ruotano intorno alla neonata Area Popolare, di poco sopra il 3%

Comunque nonostante questo panorama abbastanza movimentato a livello di numero di deputati che sarebbero eletti con l’Italicum si notano minimi cambiamenti, nell’ordine di 2/3 deputati in più o in meno.

Media Sondaggi al 24 Marzo


Media Sondaggi 24 Mar I dati salienti che emergono dalle medie sondaggi della scorsa settimana sono sostanzialmente tre. Il primo e’ sicuramente l’astensione in aumento: al momento solo il 48% degli italiani esprime una chiara preferenza per un partito. Il secondo dato e’ lo stop al trend di crescita della Lega Nord, che dal massimo del 14.4% della scorsa settimana arretra al 14%. Un fatto questo che probabilmente si lega al terzo dato in evidenza :il balzo in avanti di Fratelli d’ Italia. La formazione di Giorgia Meloni infatti guadagna un robusto – per le dimensioni del suo partito – 0.4% superando di nuovo la soglia del 3% che darebbe accesso alla ripartizione dei seggi nell’Italicum e sorpassa l’unione di NCD e UDC che piomba al 3.3%, caduta dovuta probabilmente alle polemiche intorno alle dimissioni del ministro Lupi.

Stabili rimangono invece Partito Democratico, Forza Italia e SEL, cosicché nella distribuzione dei seggi con l’Italicum l’unica novità e’ la riapparizione di FDI nel computo totale  con 12 – 17 seggi, numero che dipende ovviamente dal vincitore del secondo turno.