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I 10 regali di Natale del perfetto tifoso azzurro
In rigorosa classifica di vendita
1) Bambolina Vodoo dalle fattezze di Gianello. Questa simpatica bambolina di stoffa , con annesso set di spilloni, va fortissimo tra le aspiranti streghette azzurre e ha avuto una notevole impennate di vendite in quest’ultima settimana. L’assoluto Best Seller di questo Natale Azzurro
2) MoNapoli. La versione partenopea del famoso gioco di società spopola alla grande in questi giorni. Al posto delle strade dovrete collezionare i vostri beniamini, da Rinaudo a Cavani, e quando il vostro segnalino a forma di DeLaurentis vi finirà sopra dovrete pagargli lo stipendio, invece di costruire case scriverete clausole rescissorie e se pescherete la carta imprevisti “Ottavi di Finale di Champions League” dovrete pagare 100 euro direttamente al nostro amato presidente. Se invece pescherete la rarissima carta probabilità “Fuga in motorino” sara’ lo stesso DeLaurentis a venire a casa vostra a farvi il pieno al vostro mezzo per un anno.
3) Set di Piatti SSC Napoli. Trentotto pezzi di pura porcellana di Capodimonte con raffigurati tutti i volti dei nostri beniamini, dal presidente al portinaio di CastelVolturno. Utilissimo quando la sera, dopo che la vostra squadra del cuore ha perso l’ennesima partita contro la solita banda di musicanti che si spaccia per squadra di pallone, sentite il bisogno di sfogarvi. Cosi’ invece di picchiare le vostre incolpevoli criature, fare lo strascinno alla vostra signora, sfondare i muri di casa a capate e distruggere suppellettili più o meno pregiate potrete rilassarvi utilizzando l’acclusa mazza di baseball di puro frassino, colore azzurro e N napoleonica pregevolmente intagliata, sul succitato servizio. Inoltre potrete riutilizzare la medesima per discutere pacatamente la mattina dopo col collega juventino. Disponibili anche i set monografici su Mazzarri, DeLaurentis e Bigon
4) Foto di Christian Maggio con dedica. Ottimo per le nonne tifose molto religiose che potranno mettere l’effige del vostro beniamino accanto all’immaginetta di Padre Pio e recitare preghiere in suffragio della buonanima (Cannelotto azzurro venduto a parte)
5) Pallottoliere di Mazzarri. Un classico per i più piccolini, l’unico problema e’ che come risultato da’ sempre 352
6) Cresta di Hamsik e barbetta di capra di Cavani. Regali di prospettiva carnascialesca ma gettonatissimi dai collezionisti che scommettono che presto diverranno preziosissimi memorabilia
7) Indovina chi? Nei panni di Bigon dovrete indovinare chi sara’ il prossimo acquisto della squadra azzurra incrociando il budget datovi dal presidente con le fisime dell’allenatore e le dritte dello scouting. Se non uscite pazzi avete vinto. La lista dei 57832 giocatori accostati al Napoli e’ costantemente aggiornata
8) Generatore automatico di scuse. Avete fatto tardi all’appuntamento con la vostra fidanzata? Vi siete scordati di comprare al supermarket l’importantissimo pacco di pata? Avete erroneamente buttato nella monnezza il faldone di quella pratica importantissima su cui stava lavorando il vostro capo da un mese giusto perché stavate pensando alla formazione della vostra squadra del cuore? Niente paura, questo pratico accessorio elettronico, tascabile in pura plastica azzurra con pregevole N napoleonica incisa sul retro, vi fornirà la scusa adatta pescando dallo sconfinato repertorio che il nostro Mister sfodera davanti alle telecamere dopo la partita. Apprezzatissimo.
9) Generatore automatico di insulti. Sulla falsariga del precedente gadget remixa allegramente tutti gli epiteti rivolti dal nostro Presidente ai giornalisti. Utilissimo nel traffico, oltre che allo stadio. Un non plus ultra nelle discussioni familiari.
10) Molletta Fermasoldi Mod. Lavezzi. Un po’ retro’, ma e’ un regalo che va forte specie tra i nostalgici. Su richiesta la versione con inciso il motto del club: “Cacc’e’ sord”
Due appunti sul mercato del Napoli
Son passati quasi 10 giorni dalla chiusura del mercato e quasi due settimane dallo psicodramma Quagliarella che si e’ abbattuto come un tornado sui tifosi partenopei, e quindi magari e’ il momento giusto per fare il punto sul mercato del Napoli, a 3 giorni dal ritorno in campo, quando partira’ un mese di tour de force con partite ogni 3 giorni.
Per giudicare un mercato bisogna prima considerare quali sono gli obiettivi dell’anno. DeLaurentis e’ stato a lungo ambiguo su questi
Ha esordito con un “Bisogna vendere per poi comprare” e ha concluso, a mercato chiuso, “Sara’ un anno di crescita”
Il che probabilmente era quello che aveva in mente fin dall’inizio, una crescita lenta, senza scossoni. Ma, al solito, gli e’ mancato il coraggio di dirlo alla tifoseria fin da subito, che infatti su questa ambiguita’ ha a lungo dibattuto, per poi scatenarsi nel finale sulla cessione di Quagliarella.
Bigon, da bravo soldatino, eterodiretto da Mazzarri, ha eseguito quanto richiesto dal patron.
La sua campagna cessioni ha sfoltito notevolmente la rosa, ha fatto calare il monte ingaggi di 9 milioni di euro, ora il Napoli e’ al nono posto come monte ingaggi, ed ha avuto l’apprezzamento di parecchi se non di tutti gli operatori di mercato, per questo aspetto.
Mi permetto di dissentire: Cigarini e’ stato svenduto al Siviglia, e secondo me DeLaurentis gia’ si sta mangiando le mani, cosi’ come Denis all’Udinese, mentre i casi piu’ difficili, Navarro, Zalajeta, sono stati risolti con una rescissione, cioe’ alla fin fine pagando laute liquidazioni ai giocatori.
Il solo Bogliacino, e forse Datolo, son stati ceduti a prezzi congrui. S’e’ perfezionato poi il passaggio di Contini al Saragozza e infinite s’e’ mandata un po’ di gente in giro, in prestito, come al solito, con Hoffer cacciato quasi con ignominia.
In piu’ Bucchi e Rullo sono ancora in gruppo.
Quanto alla cessione di Quagliarella e’ stato a mio parere un disastro sotto tutti gli aspetti, sia su quello economico, il Napoli e’ andato giusto in pari, vendendo il miglior nazionale della spedizione sudafricana, sia su quello tecnico quando si e’ ceduto un giocatore di tecnica sopraffina, forse il solo capace di cambiarti una partita, anche se discontinuo, infine su quello comunicativo, essendo maturata alla vigilia della partita di ritorno con l’Elfsborg, pur evidentemente essendo stata pianificata da mesi. Errore marchiano poi cederlo alla Juve, diretta concorrente per l’Europa.
L’unica operazione positiva e’ stata, a mio parere, la cessione di Rinaudo e l’acquisto di Cribari. I due alla fine si equivalgono e la plusvalenza al Napoli assicurata.
La campagna acquisti ha visto, oltre all’arrivo del brasiliano, reduce da due campionati anonimi se non disastrosi, quello di un attaccante di peso, avanti con gli anni, quale Lucarelli, altro uomo di Mazzarri, poi una nuova promessa, questo Dimitru di cui si parla un gran bene, e infine, anzi all’inizio Cavani.
Devo dire che l’attaccante uruguagio a me non e’ mai piaciuto, tuttavia ha i numeri dalla sua parte, i gol, l’abnegazione, la corsa. Ottimo per il modulo tattico che ha in mente Mazzarri, e poi s’e’ subito inteso benissimo con la squadra, molto meglio di Quagliarella per intenderci, e infatti ha segnato 3 goal in 2 partite, da attaccante puro.
Complessivamente, ceduti Quagliarella, Denis e Hoffer e arrivati i tre di sopra e nonostante uno abbia poca esperienza e un altro troppa, complessivamente si puo’ dire che l’attacco e’ migliorato.
A centrocampo son partiti i fini dicitori, Cigarini, Datolo, Bogliacino. E’ tornato Blasi, sono arrivati Yebda e Sosa.
Entrambi i nuovi arrivi sono reduci da stagioni in chiaroscuro, e se per Sosa fanno fede le ottime referenze, per l’algerino bisogna vedere se e come s’inserira nel campionato italiano. Ma entrambi rimangono una scommessa da valutare sul campo.
In difesa, partiti Contini e Rinaudo, e’ arrivato il solo Cribari, e ci sono casi spinosi da risolvere: Cannavaro e Santacroce.
Nel complesso a centrocampo dipendera’ molto dalla riuscita dei due nuovi, che non si capisce siano riserve di lusso o titolari, ma sulla carta a me pare che il centrocampo si sia impoverito a livello tecnico, e sicuramente a livello tattico, che Cigarini poteva dare un assetto diverso e Bogliacino era un jolly prezioso.
La difesa, pur partendo da una base solida, ha invece parecchie incertezze sia mentali, la tenuta di Cannavaro e Santacroce, che fisiche, Campagnaro, ma anche Santacore medesimo reduce da un’annata tribolata anche sotto quest’aspetto.
Riassumendo: un mercato brillante sotto il punto di vista prettamente economico, il Napoli ha guadagnato da questo mercato e ha sfrondato notevolmente il monte ingaggi, ambiguo da quello tecnico, laddove non si capisce se la squadra sia migliorata (leggermente) o peggiorata (sempre leggermente)
Certo, chi ha visto le partite ufficiali del Napoli, si e’ reso conto che la squadra ha una fisionomia di gioco ben precisa, i giocatori si trovano a memoria, si intendono, Mazzarri ha ben inculcato la sua mentalità a tutti. Insomma una macchina ben oliata.
Bastera’ per confermare il sesto posto, lottando su tre fronti? Speriamo, ma io rimango del parere che e’ stata sprecata un’ottima occasione per fare un salto di qualita’, tenendo Quagliarella, prendendo Inler, o uno come lui viste le pretese assurde dell’Udinese, programmando con chiarezza il futuro della difesa.