Due appunti sul mercato del Napoli


Son passati quasi 10 giorni dalla chiusura del mercato e quasi due settimane dallo psicodramma Quagliarella che si e’ abbattuto come un tornado sui tifosi partenopei, e quindi magari e’ il momento giusto per fare il punto sul mercato del Napoli, a 3 giorni dal ritorno in campo, quando partira’ un mese di tour de force con partite ogni 3 giorni.

Per giudicare un mercato bisogna prima considerare quali sono gli obiettivi dell’anno. DeLaurentis e’ stato a lungo ambiguo su questi

Ha esordito con un “Bisogna vendere per poi comprare” e ha concluso, a mercato chiuso, “Sara’ un anno di crescita”

Il che probabilmente era quello che aveva in mente fin dall’inizio, una crescita lenta, senza scossoni. Ma, al solito, gli e’ mancato il coraggio di dirlo alla tifoseria fin da subito, che infatti su questa ambiguita’ ha a lungo dibattuto, per poi scatenarsi nel finale sulla cessione di Quagliarella.

Bigon, da bravo soldatino, eterodiretto da Mazzarri, ha eseguito quanto richiesto dal patron.

La sua campagna cessioni ha sfoltito notevolmente la rosa, ha fatto calare il monte ingaggi di 9 milioni di euro, ora il Napoli e’ al nono posto come monte ingaggi, ed ha avuto l’apprezzamento di parecchi se non di tutti gli operatori di mercato, per questo aspetto.

Mi permetto di dissentire: Cigarini e’ stato svenduto al Siviglia, e secondo me DeLaurentis  gia’ si sta mangiando le mani, cosi’ come Denis all’Udinese, mentre i casi piu’ difficili, Navarro, Zalajeta, sono stati risolti con una rescissione, cioe’ alla fin fine pagando laute liquidazioni ai giocatori.

Il solo Bogliacino, e forse Datolo, son stati ceduti a prezzi congrui. S’e’ perfezionato poi il passaggio di Contini al Saragozza e infinite s’e’ mandata un po’ di gente in giro, in prestito, come al solito, con Hoffer cacciato quasi con ignominia.

In piu’ Bucchi e Rullo sono ancora in gruppo.

Quanto alla cessione di Quagliarella e’ stato a mio parere un disastro sotto tutti gli aspetti, sia su quello economico, il Napoli e’ andato giusto in pari, vendendo il miglior nazionale della spedizione sudafricana, sia su quello tecnico quando si e’ ceduto un giocatore di tecnica sopraffina, forse il solo capace di cambiarti una partita, anche se discontinuo, infine su quello comunicativo, essendo maturata alla vigilia della partita di ritorno con l’Elfsborg, pur evidentemente essendo stata pianificata da mesi. Errore marchiano poi cederlo alla Juve, diretta concorrente per l’Europa.

L’unica operazione positiva e’ stata, a mio parere, la cessione di Rinaudo e l’acquisto di Cribari. I due alla fine si equivalgono e la plusvalenza al Napoli assicurata.

La campagna acquisti ha visto, oltre all’arrivo del brasiliano, reduce da due campionati anonimi se non disastrosi, quello di un attaccante di peso, avanti con gli anni, quale Lucarelli, altro uomo di Mazzarri, poi una nuova promessa, questo Dimitru di cui si parla un gran bene, e infine, anzi all’inizio Cavani.

Devo dire che l’attaccante uruguagio a me non e’ mai piaciuto, tuttavia ha i numeri dalla sua parte, i gol, l’abnegazione, la corsa. Ottimo per il modulo tattico che ha in mente Mazzarri, e poi s’e’ subito inteso benissimo con la squadra, molto meglio di Quagliarella per intenderci, e infatti ha segnato 3 goal in 2 partite, da attaccante puro.

Complessivamente, ceduti Quagliarella, Denis e Hoffer e arrivati i tre di sopra e nonostante uno abbia poca esperienza e un altro troppa, complessivamente si puo’ dire che l’attacco e’ migliorato.

A centrocampo son partiti i fini dicitori, Cigarini, Datolo, Bogliacino. E’ tornato Blasi, sono arrivati Yebda e Sosa.

Entrambi i nuovi arrivi sono reduci da stagioni in chiaroscuro, e se per Sosa fanno fede le ottime referenze, per l’algerino bisogna vedere se e come s’inserira nel campionato italiano. Ma entrambi rimangono una scommessa da valutare sul campo.

In difesa, partiti Contini e Rinaudo, e’ arrivato il solo Cribari, e ci sono casi spinosi da risolvere: Cannavaro e Santacroce.

Nel complesso a centrocampo dipendera’ molto dalla riuscita dei due nuovi, che non si capisce siano riserve di lusso o titolari, ma sulla carta  a me pare che il centrocampo si sia impoverito a livello tecnico, e sicuramente a livello tattico, che Cigarini poteva dare un assetto diverso e Bogliacino era un jolly prezioso.

La difesa, pur partendo da una base solida, ha invece parecchie incertezze sia mentali, la tenuta di Cannavaro e Santacroce, che fisiche, Campagnaro, ma anche Santacore medesimo reduce da un’annata tribolata anche sotto quest’aspetto.

Riassumendo: un mercato brillante sotto il punto di vista prettamente economico, il Napoli ha guadagnato da questo mercato e ha sfrondato notevolmente il monte ingaggi, ambiguo da quello tecnico, laddove non si capisce se la squadra sia migliorata (leggermente) o peggiorata (sempre leggermente)

Certo, chi ha visto le partite ufficiali del Napoli, si e’ reso conto che la squadra ha una fisionomia di gioco ben precisa, i giocatori si trovano a memoria, si intendono, Mazzarri ha ben inculcato la sua mentalità a tutti. Insomma una macchina ben oliata.

Bastera’ per confermare il sesto posto, lottando su tre fronti? Speriamo, ma io rimango del parere che e’ stata sprecata un’ottima occasione per fare un salto di qualita’, tenendo Quagliarella, prendendo Inler, o uno come lui viste le pretese assurde dell’Udinese, programmando con chiarezza il futuro della difesa.

Pubblicato il 9 settembre 2010, in Calcio, Napoli con tag , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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