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In partibus infidelis
Credo che il peggior danno che abbia fatto Veltroni al PD sia quest’ossessione per il Partito con la P maiuscola, le regole, gli iscritti che ha invaso i circoli. Giunto al terzo congresso ormai so che quando un vecchio compagno o il giovane amministratore esordice con “il partito..” finira’ invariabilmente per dichiarare il suo appoggio a Bersani. Non ho fatto una statistica precisa ma la mia impresssione e’ che meta’ degli interventi ai congressi di circolo vertano su questa questione. Bersani e il partito, il partito e Bersani. A poco vale spiegare che il partito che ha in mente Bersani c’e’ gia’ stato e che ha penosamente oscillato sempre tra il 16 e il 21%. E’ un problema serio perche’, quando nei comuni dove amministriamo, gli iscritti sono il 4 per mille della popolazione il rischio di perdere contatto da essa e’ elevatissimo, con conseguente disastro elettorale.
Come e’ illusorio il fatto che con Bersani gli iscritti torneranno. Poco vale ricordare, anche qui, che il PD e’ il partito con il maggior numero d’iscritti nell’europa occidentale e che il consenso non si costruisce sulle tessere, ma sulle idee e sul lavoro giornaliero.
Comunque, amen. Oggi son andato a Cassano e i risultati son questi: Bersani 35, Franceschini 11 e Marino 2.
Il 4% e spiccioli in un ambiente decisamente ostile non e’ da buttare ma mi ha preoccupato di piu’ questa ostinazione a guardare verso il passato, che anche questa e’ purtroppo una nota comune a troppi interventi.
Speriamo che le primarie non siano le ultimarie
Condizionatori d’estate
Stasera avevo il mio secondo congresso, a Carugate. La mattina mi ero ripulito ancora l’intervento, sempre giocato sulle cinque parole chiave di Marino, ma vi avevo inserito un paio di riferimenti espliciti a Franceschini e Bersani per dargli un po’ di mordente, senza esagerare pero’, perche’ la gente viene ai congressi o per ragionare (pochi) o per esprimere la propria convinzione (tanti), gia’ maturata da tempo. In ogni caso ho capito che a fare gli interventi da guascone finisci per fare la figura del pirla.
Ora Carugate e’ una delle ultime amministrazioni di centrosinistra nel milanese e il fatto che non si fosse trovato nessuno per parlare della mozione non mi induceva a particolare ottimismo. Comunque vado su Scelgomarino.info nella speranza di trovare qualche volontario ma nisba, niente di niente.
Comunque arrivo puntuale alle 4 meno dieci, per annusare l’aria, prendere un minimo di contatti e vedere se riesco a organizzare una lista. Infatti mi ci si avvicina un compagno che si dichiara subito sostenitore di Ignazio. Parliamo cinque minuti e tiro un sospiro di sollievo. Un voto e un rappresentante in lista sono assicurati.
Poi il presidente chiama e ci presenta: per la mozione Bersani l’onorevole Lino Duilio, di Carugate; per Franceschini l’ex-presidente del consiglio provinciale Ortolina, sempre di Carugate.
Ottimo, mi dico, qua faccio il vaso di coccio tra vasi di ferro.
E diciamo che quando inizio il mio discorsetto la sensazione e’ pessima. La gente, computamente seduta ad ascoltare gli altri due relatori, si alza, si muove, chiacchiera. Il presidente (bersaniano) non richiama all’ordine, ma io imperterrito continuo e riesco a inchiodarli di nuovo alle loro sedie. Un bel applauso finale mi fa almeno capire che mi hanno ascoltato.
Do’ uno sguardo al tabellone delle liste: nella lista Marino si sono iscritti in 3.
Tre piu’ uno fa quattro. Sfioro il 10%, non male.
Poi si alza il primo compagno. E’ un ex-socialista, uscito dal PSI con l’avvento di Craxi. Appoggia convintamente Marino. Sono a 5 voti. Il 10% e’ al sicuro.Quindi si alternano interventi pro Franceschini e pro Bersani.
Poi, il botto: i quattro interventi finali sono per Marino. Li ascolto incredulo. Tanto per capirci nel mio circolo c’erano state solo due dichiarazioni pro Marino. La cosa non sfugge nemmeno all’onorevole seduto accanto a me. Faccio i conti. Ci sono otto voti sicuri, la mozione e’ piu’ vicina al 20% che al 15%.
Il risultato finale, giuntomi via sms, perche’ il presidente aveva fissato la fine delle operazioni di voto alle 20,30 per consentire a tutti di partecipare, e’ anche migliore. Con 12 voti su 48 la mozione prende il 25% e un delegato. Angiolini va persino meglio con 16 voti.
Tornando a casa con sensazioni positivissime, rifletto pensando che la mozione Marino e’ una mozione che si vende da se’, come i condizionatori d’estate, con 40 gradi all’ombra. La gente e’ assetata di fresco e non c’e’ neanche bisogno di convincerla. Vengono da te a cercare una boccata d’aria. Gli altri al massimo offrono un ventaglio o un ventilatore a pale.
