Media Sondaggi all’11 Novembre
I sondaggi (qui la media sondaggi della scorsa settimana) non arridono certo al PD di Matteo Renzi che rompe la soglia del 33% e cala bruscamente al 32,5% perdendo quasi un punto percentuale rispetto alla passata settimana.
Continua a salire invece il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che balza al 27.2%. Un risultato importante perché se si considera il canonico 3% di errore nella misura dei sondaggi c’è ormai una sovrapposizione tra le forchette di valori massimi e minimi tra i 2 partiti.
Dietro di loro continua il trend discendente della Lega del segretario nazionale Matteo Salvini cui corrisponde una crescita sia di Forza Italia ma soprattutto di Fratelli d’Italia di nuovo sopra il 4%.
Complessivamente l’area di centro-destra rinsaldatasi sabato scorso a Bologna, totalizzerebbe un buon 29.3% scalzando addirittura il Movimento 5 Stelle dal ballottaggio dell’Italicum che con questi numeri sarebbe certo.
A sinistra SEL respira un attimo risalendo al 3.3% mentre il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano pare allo sbando totalizzando un magro 2.7% che lo escluderebbe dal parlamento in caso di elezioni.
Infine l’astensione sembra essersi assestata da diverse settimane intorno al 49%.
Pubblicato il 12 novembre 2015, in Politica con tag Alfano, astensione, Beppe grillo, Forza Italia, Fratelli d'Italia, lega, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Movimento 5 Stelle, NCD, PD, SEL, sondaggi. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.
non so quanto possano essere attendibili i sondaggi (vedi europee 2014) e, di conseguenza, che valore possano avere questi commenti.
parlare di NCD allo sbando proprio mentre condiziona più di chiunque altro le scelte di governo (dal ponte sullo stretto al rinvio dei diritti civili, dalle scelte di politica fiscale e lotta all’evasione alla legge di stabilità) mi pare poco aderente alla realtà.
mah, secondo me un partito che perde deputati e senatori un giorno si e l’altro pure e’ allo sbando. Evidentemente chi c’e’ dentro non ritiene che si stiano indirizzando le scelte del governo. O meglio hanno capito che Renzi si sta fagocitando il loro elettorato