Il paese dell’eterno ritorno dei morti viventi


La cosa che trovo più allucinante del dibattito Veltroni-Vendola, che non ho seguito  ma di cui mi arrivano echi tramite Facebook e Twitter, originato da un paio di interviste del primo, non e’ tanto l’ennesima inutile zuffa priva di significato per il 99% della popolazione italiana, quanto piuttosto il fatto che oggi, nel 2012, ci siano ancora  giornali e giornalisti che diano voce a un bollito ex-segretario di partito che ha palesemente fallito, per sua stessa ammissione, i suoi principali obiettivi politici 4 anni fa. Uno che se va bene dovrebbe essere consegnato alla storia, se va male alla cronaca recente, e che in un paese normale non avrebbe nessuna voce in capitolo su un partito che prima ha fondato e poi condotto allo sbando con una serie di scelte improvvide, anche se alcune di queste si sono rivelate tali solo ex-post.

La politica insomma sara’ pure marcia e autoreferenziale e disconnessa dal paese, ma mi pare che questo valga per tutta la cosiddetta classe dirigente italiana e massimamente per i giornalisti, e questo lo si può dire senza neanche ripescare i titoli demenziali de Il Giornale.

Pubblicato il 29 febbraio 2012, in Politica, società con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.

  1. L’altra cosa che mi ha fatto girare le scatole è che i due starnazzano per l’accusa di “destrorsità”, come se fosse un insulto.

    Certo, se sei leader di un partito di sinistra, forse la cosa non ti fa piacere, ma io vedo questo tipo di accuse rivolte anche agli elettori. Sottintendendo che essere di destra è una cosa bruttissima, peggio che rubare! Mezzo Paese però è di destra, e non credo lo si convinca a votare a sinistra ricordandogli che è di una razza inferiore.

    Capita che qualcuno ogni tanto mi dica: “Eh, ma così sei di destra”, o “Ma dici cose di destra”.
    “Oh cacchio, allora devo rivedere tutte le mie idee e le mie convinzioni, se mi dici che non sono di sinistra! Non ti preoccupare di argomentare quel che dici, mi auto-emendo subito!”.

  2. Sono d’accordo con te, e devo dire anche con il commento.
    Di Veltroni hai già detto. Di Vendola, che pure ho votato, rivoterei e rivoterò, penso che stia giocando questa straordinaria opportunità che si rivelata, in modo imprevisto, essere fuori dal Parlamento molto peggio di quanto potrebbe o/e avrebbe potuto.

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