Una Modesta Proposta per la trasferta napoletana dei giocatori della Roma
Apprendo con stupore dall’agenzia ANSA che in occasione della prossima partita Napoli Roma, allo scopo di evitare problemi di ordine pubblico, i giocatori giallorossi arriveranno in città in aereo, per poi essere trasportati in luogo ignoto, presumibilmente sicuro, dove rimanere fino all’inizio della partita.
Devo dire che sono alquanto preoccupato per queste modalità di trasferimento: non lo sanno i Signori Questori e Prefetto che la Camorra e’ in possesso di batterie di missili Stinger, ottimi per abbattere aerei in fase di atterraggio? E non sanno forse i Signori Prefetto e Questore che col suo capillare controllo del territorio la Camorra e’ in grado in pochi minuti di sapere come e dove i succitati giocatori avranno alloggio, in modo tale che quand’anche sfuggissero all’abbattimento dell’aereo sarebbero velocemente ritrovati e quindi ridotti nelle condizioni di non nuocere alla squadra partenopea?
Mi permetto quindi di suggerire alle Autorità Competenti modi più sicuri per il trasferimento dei giocatori e dei dirigenti della A.S. Roma a maggiore tutela della loro incolumità.
In primo luogo sconsiglierei di estendere la permanenza dei giocatori sul territorio partenopeo oltre lo stretto indispensabile, che li si porti, giocatore allenatore e staff direttamente allo stadio, possibilmente giusto 30 minuti prima della partita, acciocché abbiamo il minimo tempo per prepararsi, e si riportino via immediatamente dopo il fischio finale. Docce e controlli antidoping sono attività indubbiamente meritevoli ma ostative a garantire la sicurezza della squadra romana e quindi devono essere possibilmente sacrificate.
Passiamo quindi a esaminare i possibili modi del trasferimento. Innanzitutto mi sentirei di escludere i trasferimenti via terra poiché optare per il convoglio blindato presenta numerose controindicazioni. Quand’anche infatti si chiudesse l’autostrada A1 nel tratto Roma – Napoli, il convoglio sarebbe a lungo esposto ad attacchi dal cielo e da imboscate provenienti da commando che potrebbero facilmente nascondersi tra le colline tra cui corre l’autostrada. Una volta poi giunto in città dovrebbe giocoforza rallentare, e proprio nel territorio più pericoloso, per cui anche se si decidesse di farlo scortare da un paio di carri armati atti a sfondare le eventuali barricate, non si garantirebbe l’adeguata sicurezza dei pedatori romanisti.
D’altronde anche l’uso di un treno blindato sulla linea AV non risolverebbe la questione: il tracciato e’ ben conosciuto e difficilmente controllabile per la sua lunghezza di 200km, inoltre la camorra ha una infausta tradizione di attentati ai treni. Infine la stazione più vicina allo stadio sarebbe Napoli Mergellina il che non eliminerebbe la necessita’ di un passaggio, per quanto limitato, per le strade cittadine con tutti i rischi che comporta.
Come s’e’ detto le vie aeree sono precluse e anche l’uso di elicotteri da guerra tipo i Chinook da far atterrare al centro del campo porterebbe semplicemente a scene da Apocalypse Now in città, cosa di cui nessuno sente la necessita’.
Rimangono quindi le vie del mare. Scartato l’uso di un cacciatorpediniere troppo facilmente individuabile e l’uso di motoscafi d’altura la cui coordinazione dello sbarco comporterebbe difficoltà nel coordinamento e finanche nella logistica, consiglierei l’uso di un Sommergibile.
Le capacita’ marinaresche della camorra sono infatti tutto sommato limitate e non si ha notizia di bombe di profondità presenti negli arsenali delle bande malavitose. Al sommergibile non resterebbe altro che, dopo l’imbarco ad Ostia, o meglio ancora dall’Isola Tiberina, raggiungere il molo di Mergellina, evitando al limite giusto le imbarcazioni cariche di rifiuti radioattivi affondate nel golfo dai manigoldi di cui sopra. Da qui un convoglio blindato potrebbe velocemente indirizzarsi alla Galleria di Posillipo e da qui spuntare in via Giulio Cesare. per maggiore sicurezza il convoglio potrebbe dividersi in due, per confondere vieppiu’ i lestofanti: il primo convoglio potrebbe proseguire per via Giulio Cesare e quindi repentinamente dirigersi verso lo stadio, il secondo invece andrebbe per via Leopardi e quindi raggiungere lo stadio, avendo cura pero’ di evitare il Rione Lauro recentemente assurto alla cronaca nera per fatti di sangue.
Ovviamente e’ impossibile assicurare la sicurezza degli atleti al 100% ma certo con la soluzione da me proposta si minimizzerebbe il rischio che puo’ essere verosimilmente azzerato solo con la rinuncia della squadra giallorossa alla disputa del match, una opzione che non mi sento di escludere a priori
Pubblicato il 27 ottobre 2014 su Napoli, Roma, Serie A. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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