Berlinguer, Nel 1983. Ripeto nel millenovecentoottantatré, scritto bello in lungo cosi’ capite meglio , Berlinguer fece un’analisi piu’ profonda su internet e la democrazia digitale del 90% della attuale classe dirigente che oggi confonde Twitter con Facebook ed entrambe con il male assoluto

ilNichilista

Un contributo di buonsenso e straordinaria attualità sul significato delle rivoluzioni tecnologiche viene da un’intervista di Ferdinando Adornato all’allora segretario del PCI Enrico Berlinguer del dicembre 1983, appena ripubblicata da Aliberti. L’occasione è il confronto tra il mondo reale e quello, distopico, immaginato da George Orwell per l’anno seguente.

Cinque i concetti chiave:

1. L’esito delle rivoluzioni tecnologiche non dipende dallo strumento in sé, ma dal modo in cui i cittadini lo utilizzano e dalla qualità dei contenuti di cui fruiscono.

2. Non si deve dare per scontato il potere liberatorio delle tecnologie. Ma nemmeno, di converso, reagire all’innovazione con il rifiuto a priori, o con la tentazione di rigettarla solamente per conservare lo status quo (il determinismo tecnologico, in altre parole, è falso).

3. L’esito delle rivoluzioni tecnologiche è infausto per le popolazioni che le subiscano passivamente, affidandone interamente la gestione ai governi e al…

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Pubblicato il 13 marzo 2012, in Politica con tag . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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