La musica di Pitagora
Galileo Galilei cosi’ scrive nel gennaio del 1611 a Giuliano dei Medici, a proposito delle fasi di Venere
“[…] Venere necessariisimamente si volge attorno al Sole, come anco Mercurio et tutti li altri pianeti, cosa ben creduta da i Pittagorici, Copernico, Kepler et me“
Basta questo per rendersi conto dell’influenza di Pitagora sulla nostra cultura, sulla nostra scienza. La sua folgorante intuizione che sia possibile descrivere oggettivamente il mondo tramite i numeri, ci arriva tramite la lezione di Platone e grazie a lui tramite una lunghissima catena di filosofi e naturalisti di cui Galilei e’ uno dei tanti, sebbene forse il piu’ illustre.
Le tre idee alla base del pitagorismo – un mondo descritto dal numero, l’unita’ di fondo del mondo medesimo , e la metempsicosi- le prime due sono alla base del mondo moderno, mentre la terza ancora aleggia nel nostro immaginario esoterico. Persino le sue suggestioni, come l’armonia delle sfere impregnano ancora l’immaginario scientifico moderno, alla ricerca di una Teoria del Tutto e capace di titolare riviste scientifiche con “La colonna sonora dell’Universo”.
Eppure del filosofo di Samo sappiamo ben poco, e quel che sappiamo e’ frutto di notizie di seconda o terza mano, a opera di suoi discepoli, veri o autonominatisi tali. L’autrice tenta quindi di ricomporre la figura di Pitagora tramite questi frammenti, che giungono fino ai giorni d’oggi, e, a mio parere, ci riesce parzialmente.
Tuttavia il testo vale un’accurata lettura perche’ gli spunti di riflessione sono tanti e profondi e alcune connessioni inattese.
Pubblicato il 8 agosto 2011, in Scienza con tag Galileo, Pitagora, recensioni. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
Lascia un commento
Comments 0