Il Napoli e’ una Ferrari Azzurra
Dopo un paio di settimane di mal di fegato tra primi turni di campionato ed esordio in Europa League, sono giunto alla conclusione che il Napoli messo in piedi dal Mister Mazzarri e’ una splendida Ferrari, di quelle che, lanciate, fanno vedere i tubi di scappamento a tutti, ma dico proprio tutti, tutti.
Purtroppo questa meravigliosa macchina ha qualche difettuccio e controindicazione
1) Pur avendo un motore da 400 cavalli ha un serbatoio da Fiat Panda: fa dieci giri eccezionali, ma poi o rallenta o deve andare a far benzina, facendosi sorpassare anche da modeste utilitarie che pero’ non hanno necessita’ di fare un pit-stop ogni 3 giorni
2) Le gomme sono un altro problema: ottime per i tracciati veloci, fanno fetecchia sui tracciati cittadini, specie sui sampietrini che costituiscono il fondo stradale di tante città italiane di provincia. Li’ le gomme slittano, non hanno aderenza e la Ferrari non riesce proprio a scaricare tutta la sua potenza
3) Il pilota: bravissimo sulle marce alte, quando pero’ trova qualche chicane ha difficolta’ a scalare le marce e a premere il freno quando serve. Perdipiu’ rispetto all’anno scorso anche la messa a punto della macchina lascia un po’ a desiderare. Cosa anche piu’ grave visto che ha imposto sia l’ingegnere di macchina, sia un profilo aereodinamico che sembra incapace di cambiare, anche in corsa. Per tacere dei ricambi (usati) e delle continue lamentazioni (c’era olio sulla pista, il pilota davanti ha fatto una manovra scorretta, i giudici di gara son quelli che sono ecc. ecc.)
4) Le comunicazioni tra box, pilota e aficionados lasciano parecchio a desiderare. Non che sia una novità, certo non aiuta a superare i momenti difficili
Insomma se tutto va bene la Ferrari Azzurra sfreccia imprendibile su qualsiasi stadio (ops circuito..), altrimenti fa molta piu’ fatica di quanto dovrebbe, anche solo per qualificarsi.
Alla fin fine ci aspetta un altro anno di pazze montagne russe a discapito del nostro fegato. Peccato perché sarebbe bastato poco per mettere a punto la macchina e renderla competitiva ovunque. Ancora una volta, per motivi poco chiari, il patron della scuderia ha rinunciato al salto di qualità.
Pubblicato il 23 settembre 2010 su Calcio, Napoli. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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